Italy. Friuli-Venezia Giulia. Cividale del Friuli. (pr. Udine) Cividale (Sividât in idioma locale; Cividât in friulano; Zividât in friulano centro-orientale; Čedad in sloveno).
Il Tempietto Longobardo
L’Oratorio del Monastero di S. Maria in Valle, più noto come "Tempietto Longobardo", fu costruito tra la metà dell’VIII e i primi decenni del IX secolo, forse sui resti di un antico tempio di Vesta o, secondo fonti più accreditate, sul luogo di una «gastaldaga» (cittadella) longobarda. Alterato nel corso dei secoli, fu riportato, dopo il sisma del 1976, al suo aspetto originario. L’edificio, in muratura di pietrame e mattoni, ha una semplice pianta rettangolare ed è composto da un’alta aula quadrata con volta a crociera e un presbiterio più basso, retrostante, con tre navatelle a botte sostenute da quattro colonne corinzie in marmo cipollino verde. I due vani sono separati da un parapetto di marmo bianco su cui poggiano due esili colonnine sormontate da eleganti capitelli del V-VI secolo, che sostengono un architrave ligneo con decorazioni gigliate. L’aula, occupata ai lati da stalli del coro di gusto gotico della metà del ’400, conserva alla parete di fondo decorazioni in stucco, originariamente estese anche sugli altri lati, databili intorno al 760. Sulla porta d’ingresso, gira intorno al 'lunettone' affrescato, il cosiddetto «arco vitineo», finissimo lavoro ornamentale costituito da una fascia corsa da un tralcio di vite a spirale entro eleganti motivi decorativi. Al di sopra, sono sei esili figure femminili in stucco, due in abiti monacali e quattro con attributi regali, opera di artisti orientali importati.
Le illustrazioni (Foto di GP, da stampati):
- Veduta dell'aula quadrata vista dal presbiterio, con ai lati il coro della metà del ’400; sul fondo, la parete d’ingresso con la decorazione a stucco bianco nell’archivolto, databile intorno al 760, sopra il quale è l’originalissimo motivo a sei statue femminili a bassorilievo, interrotto da una splendida monofora.
- Particolare di tre delle sei figure femminili in stucco collocate sulla parete di fondo dell’aula quadrata; opera di artisti importati, databile intorno al 760 (lato sinistro).
- Particolare dell’«arco vitineo» in stucco dell’archivolto, databile intorno al 760.
Insieme e particolari.
- Blog a cura di Giovanni Pititto