AndreBaj, Washington-DC, National Memorial.
Mahanta Das - Reiki Beatitude (excerpt)
(https://www.youtube.com/watch?v=OEW72F23LsM&list=PLAF999839A832D8FE)
(condivisione: http://www.youtube.com/watch?v=OEW72F23LsM&feature=share&list=PLAF999839A832D8FE)
Caricato in data 30/set/2011 da filoage - si ringrazia) From album "Reiki Beatitude" (2007).
It appears also in "New Age music and New Sounds" compilation NANS 190 (music selection by Raffaello Carabini). Mahanta Das is an italian Reiki Master and Reiki music composer. The background image was extracted from site http://photoblog.iobloggo.com/
Categoria: Musica
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01 La nebbia. Foto di Andreina Baj.
“Amo la nebbia, sa coprire i dettagli inutili delle cose
e fa proiettare i pensiero nel luogo dove deve risiedere, dentro noi stessi”
(S. Littleword)
02 Prima ancora dell’inizio. Foto di Andreina Baj.
“L'inizio è la parte più buona della torta.
Anzi, prima ancora dell'inizio: quel tempo sospeso,
quell'attimo fuggente in cui tutto è possibile
ma non si sa ancora se davvero accadrà oppure no”
(L. Ligabue)
03 Viaggi. Foto di Andreina Baj.
“Prima di sparire, si voltò e per un attimo rimase li,
cercando un gesto per dire che era stato un viaggio bellissimo”
(A. Baricco, Seta)
04 Quel che resta del giorno. Foto di Andreina Baj.
“Sono ormai venti minuti da quando l’uomo se n’è andato,
ma io sono rimasto qui,
seduto su questa panchina,
ad aspettare l’evento che sta giusto per verificarsi
– vale a dire l’accensione delle luci del molo.
La felicità di questi cercatori di piacere che si raccolgono qui sul molo
ad aspettare il piccolo evento sembra confermare che per molte persone la sera
è la parte più dolce della giornata.
Forse allora dovrei smettere di guardare indietro
e cercare di fare del mio meglio con quel che resta del giorno.
Dopotutto, cosa ci si guadagna a guardarsi sempre indietro,
cosa ci si guadagna ad incolparsi se le nostre vite non sono andate
se non sono andate proprio come avremmo voluto?”
(Quel che resta del giorno, Kazuo Ishiguro)
05 Aspettando il tramonto. Foto di Andreina Baj.
[..] I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore (J. Prevert)
06 Il mare. Foto di Andreina Baj.
“….. ed è qualcosa da cui non puoi scappare.
Il mare.
Questo mare che vedi e tutti gli altri che non vedrai,
ma che ci saranno,
sempre in agguato,
pazienti,
un passo oltre la tua vita.
Instancabilmente li sentirai chiamare.
Senza spiegare nulla,
senza dirti dove,
ci sarà sempre un mare,
che ti chiamerà”
(A. Baricco, Oceano Mare)
07 Istanbul_Turchia. Foto di Andreina Baj.
“Le luci calde e soffuse rompono l’oscurità,
sfumano i contorni di palazzi e moschee rendendoli magici e misteriosi...”
(A. Zanelli)
08 Istanbul_ il venditore di luce. Foto di Andreina Baj.
“Ma adesso voglio parlare non della malinconia di Istanbul,
bensì della tristezza,
uno stato d’animo simile,
interiorizzato con orgoglio e condiviso da tutta la comunità
[…].
Parlo del buio serale che scende presto,
dei padri che tornano a casa sotto i lampioni dei quartieri periferici,
con un sacchetto in mano…
Parlo delle sirene dei battelli che urlano nella nebbia…
dei gabbiani immobili sotto la pioggia sulle imbarcazioni piene di cozze e alghe…
Quando percepiamo a fondo questo sentimento,
e i paesaggi,
gli angoli,
le persone che lo trasmettono alla città...
ad un certo punto quella sensazione di tristezza,
simile al vapore che comincia a muoversi sottile
sulle acque dello stretto nelle fredde e assolate mattine d’inverno,
acquista forme sempre più concrete ed evidenti”
(O. Pamuk, Istanbul)
bensì della tristezza,
uno stato d’animo simile,
interiorizzato con orgoglio e condiviso da tutta la comunità
[…].
Parlo del buio serale che scende presto,
dei padri che tornano a casa sotto i lampioni dei quartieri periferici,
con un sacchetto in mano…
Parlo delle sirene dei battelli che urlano nella nebbia…
dei gabbiani immobili sotto la pioggia sulle imbarcazioni piene di cozze e alghe…
Quando percepiamo a fondo questo sentimento,
e i paesaggi,
gli angoli,
le persone che lo trasmettono alla città...
ad un certo punto quella sensazione di tristezza,
simile al vapore che comincia a muoversi sottile
sulle acque dello stretto nelle fredde e assolate mattine d’inverno,
acquista forme sempre più concrete ed evidenti”
(O. Pamuk, Istanbul)
09 Granite Island_South Australia. Foto di Andreina Baj.
“Io costruirò una strada,
disse.
Da qualche parte, non so, ma la costruirò.
[...]
Non porterà da nessuna parte,
perché porterà a se stessa, e sarà fuori dal mondo,
e lontano da qualsiasi imperfezione.
Sarà tutte le strade della terra strette in una,
e sarà dove sognava di arrivare chiunque sia mai partito”
(A. Baricco, Questa Storia)
10 Adelaide_ South Australia. Foto di Andreina Baj.
“Sai cos'è bello, qui?
Guarda:
noi camminiamo,
lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia,
e loro restano lì,
precise, ordinate.
Ma domani, ti alzerai,
guarderai questa grande spiaggia
e...
non ci sarà più nulla,
un'orma,
un segno qualsiasi.
Niente.
Il mare cancella, di notte.
La marea nasconde.
E' come se non fosse mai passato nessuno.
E' come se noi non fossimo mai esistiti”
(A. Baricco, Oceano Mare)
11 Varsavia_ prigione di Pawiak. Foto di Andreina Baj.
Polonia.
Ghetto di Varsavia.
Seconda Guerra mondiale.
“Srulik, non c’è tempo.
Voglio che ascolti bene e ricordi tutto quello che ti dirò.
Devi sopravvivere, è un ordine!
Trova qualcuno che ti insegni come comportarti tra i goyim,
a farti il segno della croce e a pregare,
così che potrai restare da qualche contadino fino alla fine della guerra.
Vai sempre dai poveri, sono più disponibili.
E non fare mai il bagno nel fiume con altri bambini”.
“Questo lo so”.
Dal tetto della camionetta il tedesco chiese qualcosa al compagno,
il quale gli rispose da un punto molto vicino a loro.
“Avanti!” disse suo padre, e riprese a parlare:
“Se ti inseguono con i cani entra nell’acqua o nel fango,
per far perdere le tracce.
E soprattutto, Srulik” continuò affannosamente,
“scordati il tuo nome, cancellalo dalla memoria
[...]
“Ma se anche ti dimentichi tutto,
perfino me e la mamma,
non ti dimenticare mai che sei ebreo”
(Uri Orlev , Corri ragazzo, corri)
"Srulik, there’s no time. I want you to remember what I’m going to tell you. You have to stay alive. You have to! Get someone to teach you how to act like a Christian, how to cross yourself and pray.[...] The most important thing, Srulik,' he said, talking fast, 'is to forget your name. Wipe it from your memory [...] But even if you forget everything—even if you forget me and Mama—never forget that you’re a Jew."
(Uri Orlev, run boy run)
12 Varsavia_prigione di Pawiak. Foto di Andreina Baj.
“Se comprendere è impossibile,
conoscere è necessario”
(Primo Levi, Se questo è un uomo)
13 Santa Caterina del Sasso. Foto di Andreina Baj.
“...è sempre un qualche meraviglioso silenzio che porge alla vita
il
minuscolo o enorme boato
di ciò che poi diventerà inamovibile ricordo”
(A. Baricco)
14 Copenaghen_la sirenetta. Foto di Andreina Baj.
“È uno strano dolore...
Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai”
(A. Baricco, Seta)
Nuovo Cinema Paradiso.
(https://www.youtube.com/watch?v=nXjjy-EGmb0)
(condivisione: http://youtu.be/nXjjy-EGmb0)
Caricato in data 29/gen/2010 da 200785iry - si ringrazia)
Le scene più belle tratte dal meraviglioso "Nuovo Cinema Paradiso"
(versione integrale) di Tornatore.
Categoria: Film e animazione
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_________________ NOTE (a cura di Losfeld) _________________
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