martedì 16 agosto 2011

Italy. Lombardia. Pavia. Vedute e Beni culturali. Piazza Duomo. La Torre Civica crollata.

(Ove non diversamente indicato le foto sono di Giovanni Pititto) 

IN MEMORIA DI 
PIA CASELLA COMASCHI 
BARBARA CASSANI 
GIULIO FONTANA
ADRIANA UGGETTI

***
IL "RESTO": 

RESPONSABILITA'
E
RETORICA. 

Abbiamo esaminato in modo scrupoloso la rassegna stampa degli anni dal 2011 (data delle mie fotografie di cui presente pagina), sino ad oggi - aggiornamento 2016. In ogni rubrica stampa, o web, era sempre ventilato, annunciato, videificato, un fantomatico superprogetto di un superarchitetto. Ma, confessiamo, nonostante in un luogo si dica: leggi il progetto, di tale progetto non vi è l'ombra. 
Gialli e misteri del web, o della politica? 

INTANTO I MORTI SON MORTI
MA...
PAVIA ... DEFERENTE ... RICORDA. 
- Almeno.. così si ha modo di leggere. 

 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Frammenti di Memoria. (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Frammenti di Memoria.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Bassorilievo di Antonio De Paoli, 2002.  (Foto GP, 2011)



AGGIORNAMENTO 2016
Devo alla cortesia della signora Maura Pini (che molto ringrazio) la foto di questa particolare litografia. E' posteriore al crollo. E rappresenta la Torre Civica in una particolare dissolvenza, del contesto. Attestandosi quale Testimonianza di un Passato. Che non c'è. 


AGGIORNAMENTO 2015
17 marzo 2015
Panorama Cultura 17 Marzo 1989 : il crollo della Torre Civica di Pavia

Filippo Brandolini (FB)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria. 
Il balletto delle responsabilità. 

"Era venerdì 17 marzo 1989 quando, poco prima delle 9 del mattino, con un boato, la secolare Torre Civica crollò all’improvviso uccidendo quattro persone. 
Una sciagura dagli esiti imprevisti: sino a poche settimane prima l’amministrazione comunale stava persino pensando di riaprirla al pubblico".  (FB)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)


"La storia: dall’edificazione al crollo
La costruzione della torre civica iniziò nell'Alto Medioevo. Nel 1330 Opicino de Canistris, cronista pavese, la descrive ancora in costruzione. Il cantiere durò per secoli e subì diverse modifiche rispetto al progetto iniziale. I lavori, infatti, furono ultimati solo a fine XVI secolo d.C. Realizzata con pianta quadrangolare, la torre raggiungeva un'altezza di 78 metri. Tra il 1583 e il 1585 l'architetto Pellegrino Tibaldi guidò i lavori per aggiungervi una cella campanaria. L’ultimo intervento di manutenzione, in base ai documenti d’archivio, è datato 1869 e da allora non ne furono mai più realizzati, nonostante, nel 1983, venne inoltrata una richiesta di urgente risanamento alla Soprintendenza. La conclusione comune a tutte le commissioni istituite per esplorare le cause del drammatico evento, però, è che il crollo non sarebbe stato prevedibile poiché non vi era stato alcun segno premonitore".  (FB)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)


"La ricostruzione
In seguito al crollo, dopo settimane di lavori, la piazza fu sgomberata dalle macerie e messo in sicurezza ciò che restava della torre e la cattedrale gravemente danneggiata. Le macerie furono rimosse e accantonane negli spazi del Castello Visconteo in attesa di capire se potesse essere realizzata una ricostruzione come avvenne per il campanile di Piazza San Marco a Venezia, collassato nel 1902 e riedificato nel 1912 con materiali originali. Tra i promotori del ripristino della torre civica pavese vi fu anche Vittorio Sgarbi che, nel 1994, presentò una proposta di legge ma il progetto non andò mai in porto". (FB)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)


"Il memoriale e l’incuria
L’anno scorso, in occasione del 25° anniversario, è stato inaugurato un memoriale, una vasca d’acqua con specchi e giochi di luce collocata nei ruderi del basamento della torre. Ben presto è diventata ricettacolo di rifiuti ed è stato necessario un intervento di pulizia e ripristino a pochi mesi dall'inaugurazione. Gli scaloni del Duomo, infatti, sono un punto di ritrovo dei giovani della nightlife pavese che troppo spesso trattano il moncone della torre come un cassonetto o peggio". (FB)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)


"Il 17 marzo 1989 sembra ormai un lontano ricordo nella memoria dei pavesi, soprattutto dei più giovani. Mentre le macerie giacciono ancora coperte di rovi e sterpaglie nel fossato del castello, il crollo della torre fa da scenario a un romanzo storico pubblicato sul web". (FB)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)


I brani tra virgolette ed indicati con FB sono da intendersi di Filippo Brandolini: © Riproduzione Riservata 
(Da: http://www.panorama.it/cultura/17-marzo-1989-crollo-torre-civica-pavia/ )
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

Moovie: Le Pietre di Pavia:
Copyright a chi in diritto.
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2014
TORRE CIVICA
02 febbraio 2014
Crollo della Torre 25 anni fa: mandateci i vostri ricordi 
PAVIA. Adriana Uggetti, 18 anni, Barbara Cassani, 17 anni, l’edicolante di piazza Duomo Giuseppina Comaschi e Giulio Fontana. I loro nomi sono scolpiti nella memoria dei pavesi. Il 17 marzo 1989 i macigni della Torre Civica li hanno portati via. Sono le quattro vittime di quel giorno di 25 anni fa. Ottomila metri cubi di mattoni, sabbia, granito si sono riversati in piazza Duomo. Gli uomini impotenti di fronte a quell’incubo. Per l’anniversario del crollo della Torre Civica, per i 25 anni, chiediamo a tutti voi di aiutarci a ricordare. Raccontateci con un testo massimo di mille battute dove eravate quella mattina, il ricordo indelebile di quei momenti, con chi eravate, cosa stavate facendo. Mandateci le vostre fotografie, le impressioni, le sensazioni. Quello che non dimenticherete mai, quello che avete visto, sentito, con chi avete parlato, a chi avete telefonato. La paura. 
Potete inviare il materiale all’indirizzo mail iomiricordo@laprovinciapavese.it con indicato il vostro nome e un recapito.

 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2014
Crollo della Torre, via il velo dal restauro. E' il giorno del ricordo 
VIDEO
Inaugurato il monumento:  vasca di acqua e luce sui resti della Torre civica. Alle 11 commemorazione in Duomo 
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#Paviaricorda la Torre civica anche sui social Quando a Pavia crollò la Torre civica Un crollo metafora del malessere di Angelo Pezzali
17 marzo 2014
Crollo della Torre, via il velo dal restauro. E' il giorno del ricordo   VIDEO   
Le corone di fiori, la messa in Duomo. Pavia ricorda le sue vittime della Torre civica, una celebrazione a 25 anni dal crollo che ancora oggi è una ferita aperta per la città.
Il vescovo monsignor Giovanni Giudici ha ricordato «la tragedia di 25 anni fa, una ferita. Una torre che crolla su ignari passanti e li uccide è un fatto che sgomenta, ciascuno di noi si dice “potevo esserci io”, “poteva esserci uno dei miei cari”». Il sindaco di Pavia Cattaneo, il prefetto Strada, l’assessore provinciale Brendolise: hanno ricordato il senso di comunità ritrovato nei giorni della tragedia e l’importanza di non dimenticare.
L'inaugurazione del monumento. La domenica dei turisti non può non passare dal Duomo e dalla sua piazza. Tanti salgono il gradino, camminano sulla ghiaia all'angolo con via Omodeo e leggono i nomi dei morti scolpiti sulla pietra. Sono le vittime della Torre Civica, strappate alla vita il 17 marzo 1989. I turisti scattono fotografie, leggono con attenzione quanto riportato sulle lapidi. La ringhiera su cui poggiano è nuova, come nuova è la recinzione che segna i confini dei resti. Alle 11 commemorazione in Duomo. 
(Da: http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2014/03/17/news/crollo-della-torre-metafora-del-malessere-1.8869556 ) 

 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2014
"E' caduta la torre!": l'incubo di 25 anni fa 
I vostri ricordi 
Le foto della tragedia di piazza Duomo 
Le iniziative per i 25 anni 
Il moncone e "la vasca di luce"
torre_vascaIl telo bianco che ricopriva la cancellata è stato tolto per mostrare il restauro dei resti della Torre: una vasca di acqua e specchi con giochi di luce che ripropongono in profondità l'idea della Torre. Centinaia di persone erano presenti in piazza Duomo al taglio di nastro, un momento per ricordare una ferita aperta per la città, ma soprattutto le quattro vittime del crollo.
A guardare il primo strato di mattoni non protetto c'è già chi si chiede quanto durerà il monumento restaurato, quanto tempo passerà prima di vedere bottiglie e lattine dentro alla vasca.
La campana al Broletto. Da qualche giorno un altro pezzo di Torre Civica è stato restituito alla città. E' la campana, l'unica rimasta intatta nel crollo. Venne realizzata nel 1608 da Lorenzo Birro di Milano, è decorata con quattro figure a bassorilievo: la Vergine, Sant'Agostino, San Sebastiano e lo stemma di Pavia.

(Da: http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2014/03/16/news/crollo-della-torre-via-il-velo-dal-restauro-1.8862227 ) 

 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2013
"17 MARZO 2013

Torre civica, l'architetto Del Vecchio presenta il progetto. 
L'architetto Angelo Del Vecchio, che ha vinto il concorso di idee organizzato dal Comune per la riqualifica dei resti della Torre civica, ha spiegato ai presenti alla cerimonia di commemorazione come cambierà questo angolo di Pavia che da 24 anni è una ferita aperta". 
(Da: http://video.gelocal.it/laprovinciapavese/locale/torre-civica-l-architetto-del-vecchio-presenta-il-progetto/10190/10199 )

 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2013
"Pavia ricorda il crollo della Torre civica
La cerimonia di commemorazione a 24 anni dal crollo: la messa in Duomo, la deposizione delle corone sulla cancellata. E il progetto di recupero
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17 marzo 2013
Pavia ricorda il crollo della Torre civica 
Il 17 marzo 1989 un boato ha gettato Pavia nel silenzio: il crollo della Torre civica ha strappato la vita a quattro persone: Adriana Uggetti, 18 anni, Barbara Cassani, 17 anni, l’edicolante di piazza Duomo Giuseppina Comaschie a Giulio Fontana, ristoratore di piazza Duomo rimasto intrappolato dal barbiere. La cerimonia di commemorazione a 24 anni dal crollo per la prima volta è iniziata con la messa in Duomo, e con la presentazione del progetto di riqualifica dei resti della torre.
@mariannabruschi "
(Da: http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2013/03/17/news/pavia-ricorda-il-crollo-della-torre-civica-1.6715820 )

 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2013
6 aprile 2013 22:08
Giuseppe Spatola, A Pavia un concorso per la nuova Torre civica: Il Comune rilancia l' idea del «Corriere» per una Tour Eiffel al posto di quella crollata nell' 89.
PAVIA - «La nuova Torre civica rinascerà dalle macerie di quella crollata 14 anni fa. Il Comune, come ha suggerito Arturo Carlo Quintavalle sulle pagine del Corriere, a settembre bandirà un concorso internazionale per valorizzare i resti dell' edificio medievale. L' opera di un artista o di un architetto contemporaneo avrà il compito di restituire nel cielo di Pavia il gigante che si è sbriciolato nel 1989». 
Non ha dubbi Eligio Gatti, assessore alla Cultura e vicesindaco di Pavia: se la ricostruzione della Torre civica rimane una chimera irraggiungibile, allora è meglio pensare ad una «Tour Eiffel», a una struttura tutta pavese capace di evocare la memoria della «torre più alta e imponente esistita in città». 
Insomma, malgrado il sindaco Andrea Albergati mantenga viva la speranza di chi vorrebbe ricostruire l' edificio crollato appellandosi al governo e all'Ue per raccogliere i 30 miliardi di lire necessari a realizzare il progetto, in questi giorni l' idea di valorizzare i monconi della torre con un' opera costruita ex novo sembra prendere piede. 
«Roberto Cecchi, direttore generale per i Beni architettonici e il paesaggio del ministero dei Beni culturali, nei giorni scorsi ha stroncato senza appello il progetto di ricostruzione - sottolinea Gatti - Perciò il Comune deve rimboccarsi le maniche e valorizzare quel che resta del monumento. Ci vuole un concorso internazionale, chiedendo ad artisti e architetti di dare un volto nuovo a Piazza del Duomo e a quel che resta della Torre. Occorre una struttura che ridìa lustro alla piazza e conservi la memoria storica di quella che era la più imponente delle 100 torri di Pavia». 
E aspettando il vincitore del concorso, Marco Lodola, artista pavese di fama internazionale, si è detto disponibile a studiare la sistemazione provvisoria dei monconi. 
Spiega: «Sono contrario alla ricostruzione della Torre: sarebbe solo un falso storico. Penso che l' idea di un concorso internazionale per valorizzare i monconi della torre sia la soluzione migliore. Io lavoro con le luci e i colori. Ho già messo a disposizione del Comune la mia arte per studiare una prima "Torre olografica"». 

Giuseppe Spatola 
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2013
PASSATO E PRESENTE 1583 
L' ORGOGLIO 
Così apparve nel 1583, ultimata e trasformata in campanile con la cella campanaria disegnata dal Tibaldi, la Torre civica, orgoglio di Pavia 1989 
IL CROLLO In pochi secondi la Torre «implose» a causa dell' incompatibilità tra le sue varie sezioni: fondamenta medievali, corpo centrale e cella campanaria 
2003 LE MACERIE Ecco ciò che resta oggi della Torre civica che, con i suoi 78 metri, era la più alta e imponente delle 100 torri che avevano caratterizzato Pavia Le tappe 
LA STORIA Alta 78 metri, la Torre civica di Pavia risale all' epoca di Visconti e Sforza. Fu ultimata e trasformata in campanile nel 1583. Venne costruita con i materiali recuperati dalle due cattedrali gemelle abbattute per far posto al nuovo Duomo. 
IL CROLLO Alle 8.55 di venerdì 17 marzo 1989 la Torre crollò provocando anche quattro vittime. 
LA PROPOSTA Il 28 giugno, sul Corriere, il critico d' arte Arturo Carlo Quintavalle lancia l' idea di una struttura, una Tour Eiffel che restituisca a Pavia la sua antica Skyline. 
Spatola Giuseppe 
Corriere della Sera, 2 luglio 2003, p. 42. 

(Da: http://archiviostorico.corriere.it/2003/luglio/02/Pavia_concorso_per_nuova_Torre_co_5_030702001.shtml)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2013
6 aprile 2013 22:09
Pavia, piazza del Duomo
17 Marzo 1989 - ore 8,30: la torre civica pavese crolla. L'inizio della costruzione della torre civica di Pavia si perde nell'alto medioevo: abbiamo infatti informazioni del cantiere lungo l'arco di quattro secoli: nel 1330 Opicino de Canistris, la descrive ancora in costruzione, e la fine del XVI secolo coincide con la fine della torre. 
Nel 1776 con la Campagna d'Italia e l'arrivo dei francesi la torre viene privata degli stemmi cittadini. I documenti d'archivio riportano notizie che ne testimoniano nel 1869 il cattivo stato e l'architetto che firma la perizia consiglia di operare con un rinzaffo della malta negli strati tra mattone e mattone. 
Nel 1983 viene inoltrata una richiesta di urgente risanamento alla soprintendenza ai beni culturali. 
Il 17 Marzo 1989 la torre civica di Pavia crolla, uccidendo quattro persone che si trovavano nei pressi, ponendo in modo clamoroso all'attenzione dell'opinione pubblica lo stato di conservazione del patrimonio edilizio storico italiano. 
La conclusione comune a tutte le commissioni, istituite per esplorare le cause dell’evento, è che il crollo non era prevedibile poiché non vi era stato alcun segno premonitore. In ogni caso le immagini raccolte (fotografie dell'ultimo secolo di vita della torre) mostrano come la torre avesse accusato vaste e frequenti perdite di materiale, vera e propria causa dell'indebolimento strutturale, che ha poi verosimilmente causato il crollo della torre. 
Dal 1869 la torre non aveva più subito alcun intervento nella parte basamentale, quella che poi ha ceduto: se si fosse intervenuti con una sistematica operazione di consolidamento, quale ad esempio il cuci-scuci dei mattoni e di rinzaffo della malta nei giunti, la torre avrebbe mantenuto la sua resistenza meccanica e non sarebbe crollata. 
Anche questa volta come troppo spesso accade, l'architettura più che gli eventi naturali, deve temere l'incuria e l'insensibilità dell'uomo.
(Da: http://www.paviaedintorni.it/temi/eventi_file/eventi_naturali_file/descrizione_eventinaturali_crollotorre.htm - Il crollo della torre civica - note informative tratte dal sito www.vvaa.it)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2013
6 aprile 2013 22:18
Enrico Bonerardi, UN BOATO E L' ANTICA TORRE SI SBRICIOLA (1)
"PAVIA Faccia presto, signora, chiami i vigili, le ha urlato Stefano Gerard, un omone grande e grosso che fa il ristoratore lì vicino e ogni mattina passa a comprare il giornale. 
Pia Comaschi, 52 anni, ha sbirciato dall' edicola, che dà proprio sulla piazza del Duomo, e ha visto cadere calcinacci e pezzi di mattoni. 
Ha preso il telefono: Venite in fretta, è riuscita a dire. Erano le 8,55 di ieri mattina, una giornata di foschia, di pioggia sottile. 
Improvvisamente, un boato come d' uragano, e una nuvola gialla e densa di polvere, da soffocare i polmoni. 
La Torre civica di Pavia, costruita nel XII secolo, alta 78 metri, 8 mila metri cubi di mattoni, sabbia e granito, si è sgretolata, si è sfatta dalle fondamenta franando sulla gente, sulle case vicine, sulle auto posteggiate nella piazza, seppellendo ogni cosa sotto tonnellate di macerie. Stefano Gerard è riuscito a buttarsi sotto una Volvo, mentre un enorme masso stritolava l'auto, risparmiandone però la coda, proprio dove si trovava l' uomo. 
Pia Comaschi invece è rimasta schiacciata dentro la sua edicola. 
In quel momento, all'interno del Duomo, si stava celebrando messa. Il parroco, Ernesto Bottoni, era quasi arrivato al termine della cerimonia, stava dando la benedizione a un centinaio di fedeli. 
Se avesse anticipato di qualche minuto, sarebbe stata una strage. I muri della 
chiesa hanno tremato, si è squarciata l' abside del battistero, già danneggiata dall' alluvione dello scorso agosto. 
La gente, terrorizzata, ha guadagnato la strada dal retro. Una cappa di polvere gialla. La cappa di polvere gialla è rimasta nell' aria per quasi dieci minuti. Quando si è diradata, lo spettacolo era terrificante, come se la piazza del Duomo fosse stato bombardata. 
Enormi massi di granito, blocchi di mattoni spessi alcuni metri chiudevano lo sbocco della piazza verso i vicoli laterali. 
E i lamenti dei feriti, le urla della gente che credeva fosse arrivato il terremoto, le sirene delle prime ambulanze. 
Il marito di Pia Comaschi è corso giù da casa sua, proprio sopra il chiostro della piazza, ed è rimasto stordito davanti a quello spettacolo irreale. 
Mia moglie?, chiedeva alla gente che non sapeva cosa rispondergli. 
La donna è stata estratta dalle macerie un' ora dopo, con il cranio sfracellato. 
L' hanno potuta riconoscere solo dalla vera che portava al dito. 
In piazza anche il vescovo, monsignor Giovanni Volta: Una cosa terribile dice io stesso ho portato aiuto a una povera donna ferita. 
L' allarme e i soccorsi sono scattati nel giro di pochi minuti. 
A Pavia sono arrivati reparti del Genio, rinforzi di polizia, carabinieri e vigili del fuoco da tutti i paesi vicini e anche da Milano. 
Intorno alla città è stato creato un cordone di posti di blocco per impedire l' accesso a chi non ne aveva assoluta necessità, in modo da facilitare il transito dei mezzi di soccorso, soprattutto grosse ruspe, le uniche in grado di rimuovere le macerie. 
Ma quante sono le vittime, quante persone potevano ancora trovarsi vive, ma bloccate all'interno di qualche auto posteggiata nella piazza o negli edifici proprio di fianco alla Torre, investiti dal crollo? 
Nessuno riusciva a dare una risposta. E intanto, dalle tubature squarciate del gas, uscivano esalazioni pesanti, l' acqua inondava alcune cantine e una banca. 
Poi qualcuno ha sentito delle invocazioni d' aiuto provenienti dal retro del negozio di barbiere, in vicolo Bossolaro. 
Dentro c'è mio marito ripeteva piangendo una donna anziana, Elia Fontana, proprietaria dell' albergo Regisole si è alzato presto stamattina, l' ho visto dalla finestra che entrava dal barbiere, voleva essere il primo per sbrigarsi. Cercatelo, per carità. 

(Da: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/18/un-boato-antica-torre-si-sbriciola.html)

 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2013
6 aprile 2013 22:21
Enrico Bonerardi, UN BOATO E L' ANTICA TORRE SI SBRICIOLA (2)
"Impossibile entrare dalla porta, completamente ostruita dalle macerie, l' unica via possibile era dal retro. 
I vigili del fuoco hanno preso un martello pneumatico, si sono aperti un varco nel muro. All' interno del negozio, completamente distrutto, due uomini. Filippo Milanesi, 38 anni, e Salvatore La Spada, 59, il barbiere. Uno accanto all' altro, in un vano di pochi centimetri invaso dal gas. Ferito alla testa, ma incolume, Milanesi; con una gamba imprigionata dalla sedia di barbiere, bloccata di mattoni franati, La Spada. 
Appena aperto il varco, Milanesi esce dal pertugio, abbraccia i vigili, non riesce quasi a parlare. Dice soltanto: Lì dentro ce n' è un terzo, è morto, son sicuro.... Poi scoppia a piangere, singhiozza. Non vuole andare in ospedale, preferisce allontanarsi da solo, tornare a casa. Ho visto la morte in faccia, non riesco ancora a credere di essere vivo. Mentre lui se ne va, dentro al negozio, scavando con le mani, i vigili cercano di liberare il barbiere. L' uomo si lamenta, sente dolori lancinanti agli arti, un medico gli pratica una fleboclisi per alzargli la pressione. Ma c' è il pericolo di un crollo improvviso. I muri si stanno gonfiando avverte il vigile del fuoco Emilio Nessi potrebbero venir giù da un momento all' altro. Allontanatevi tutti, inutile rischiare. I minuti passano aumenta la tensione perché i soccorritori hanno paura di non farcela. Quel piede destro imprigionato non si riesce a liberarlo. Fuori, nel vicolo, c' è il figlio del barbiere, Roberto, che si aggira silenzioso, ogni tanto si ferma con il viso contro il muro. No, non ho parlato a mio padre dice mi hanno assicurato che stanno facendo il possibile. Per due volte, uno dei pompieri che è lì sotto a scavare, Aquino Pagani Granata, viene portato fuori paonazzo e gli infermieri gli danno la maschera a ossigeno. Dentro non si riesce quasi a respirare. Poi la situazione precipita, gli scricchiolii sembrano annunciare il crollo imminente. Dal Policlinico San Matteo arriva il primario traumatologo, Giorgio Domenella, con la sua equipe. 
Per salvare La Spada pare non resti che una sola, tragica soluzione: amputargli il piede. Passano i minuti, nell' ambulanza ci si prepara all' intervento disperato. Alle 13,50 dal cunicolo esce il barbuto pompiere con le mani piene di terra. Ce l' abbiamo fatta, dice semplicemente. Ed ecco Salvatore La Spada, con la testa piena di sangue, che viene messo su una barella, i pantaloni strappati, senza una scarpa. Scoppia un applauso tra la gente che abita nelle case lì intorno, sgomberate per timore di altri crolli". 

(Da: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/18/un-boato-antica-torre-si-sbriciola.html)

 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2013
6 aprile 2013 22:28
Enrico Bonerardi, UN BOATO E L' ANTICA TORRE SI SBRICIOLA (3)
"Ma c' è un nuovo dramma: a pochi metri ci sono i parenti di Tullio Fontana, il secondo cliente che è ancora sepolto nel negozio. 
Nessuno ha il coraggio di dir loro che speranze ormai non ce ne sono più. Occorrerebbe scavare con le ruspe, ma non è possibile perchè si provocherebbe senz' altro un crollo. 
Intanto tra le macerie girano i cani della Protezione civile, che segnalano la presenza di esseri umani tra il pianterreno e il primo piano. 
In alto, sul vicolo, sventola ancora, sporco e strappato, uno stendardo della Lega lombarda. 
Vicino c'è un negozio di erboristeria, completamente distrutto, e uno di articoli sportivi, da cui spuntano, immersi nei calcinacci, scarpe da tennis e sci contorti. 
Il proprietario, Cesare Vittadini, è lì, con gli occhi fissi sulla sua bottega. 
Racconta: Ero dentro con mio fratello, abbiamo visto la torre che si apriva, come se si sfaldasse. Abbiamo fatto in tempo a scappare, questione di un paio di secondi. 
Gli operai dell' azienda del gas, intanto, bloccano le tubature, segandole e mettendo tappi a monte e a valle, in modo da evitare pericoli di scoppi e incendi. 
Al Policlinico San Matteo sono state trasportate 15 persone ma sono state dimesse con prognosi brevi. 
Letizia Calvi, 71 anni, pensionata, è stata invece ricoverata per una frattura al malleolo ed escoriazioni alla testa. 
Il cuscino del suo letto è tutto sporco di sangue. 
Ero appena uscita dal supermarket, stavo per andare in edicola. 
Un masso mi è caduto su una gamba, mi sono aggrappata ad un signore, non ho capito più nulla. 
Mi sono risvegliata qui in ospedale. 
Dramma nelle strade.
Ma il dramma è per le strade, dove man mano che passano le ore arrivano i familiari di persone che non hanno ancora dato proprie notizie, che si teme siano finiti sotto quegli enormi blocchi di granito che le ruspe tentano di rimuovere. 
Una donna, disperata, chiede ai vigili: Sapete qualcosa di mia figlia Barbara?"

(Da: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/18/un-boato-antica-torre-si-sbriciola.html)

 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)

AGGIORNAMENTO 2013
6 aprile 2013 22:28
Enrico Bonerardi, 
UN BOATO E L' ANTICA TORRE SI SBRICIOLA (4)
"No, nessuno sa qualcosa di questa ragazza di 17 anni, Barbara Cassani, che la mattina è uscita di casa insieme all' amica Adriana Uggetti, 18 anni, per andare al suo lavoro di baby-sitter. 
La madre, Giampiera Stanga, si regge in piedi solo per quel filo di speranza che le dà la forza di chiedere aiuto a tutti i gruppi di soccorritori. 
Di solito passa di qui, da questa strada, per attraversare la piazza del Duomo. 
Come mai non ha ancora telefonato, perché non è andata al lavoro?. 
sera le due ragazze risultavano ancora disperse, e ormai i dubbi sulla loro sorte sono pochi.
E qualcuno parla di altre persone che non sono rientrate in casa. 
Insomma il bilancio è tutt' altro che definitivo. 
Per tutta la notte sono andati avanti i lavori di scavo: I cani hanno segnalato presenze umane sotto le macerie, ha detto il responsabile della Protezione civile, Giuseppe Moro. 
Ogni tanto venivano estratte carcasse d' auto, spianate dal tremendo impatto. 
Dieci edifici sono stati evacuati e trenta persone hanno trovato asilo dai parenti o negli alberghi. Il Duomo è stato chiuso, perché sono state riscontrate delle crepe nei muri. 
Pavia è un immenso cantiere, tutto il centro storico è bloccato, lunedì prossimo ci sarà il lutto cittadino. 
Da verificare, oltre alle cause del disastro su cui vengono fatte le ipotesi più disparate, la tenuta degli edifici vicino al Duomo, tra cui il Vescovado, trasformato ieri in centro operativo dei soccorsi. 
E intanto si parla di comunicazioni giudiziarie, che starebbero per raggiungere il sindaco democristiano, Sandro Bruni, e l' assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Grieco
dal nostro inviato ENRICO BONERANDI 18 marzo 1989 
3sez. 
TORRE DELLA MORTE" 

(Da: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/18/un-boato-antica-torre-si-sbriciola.html)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)
 Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)
Pavia. Piazza Duomo. Torre crollata. Le Macerie di una Memoria.  (Foto GP, 2011)


AAA_RESPONSABILI CERCASI




Insomma... abbiamo esaminato in modo scrupoloso la rassegna stampa degli anni dal 2011, data delle fotografie di cui presente pagina, sino ad oggi - aggiornamento 2016. In ogni rubrica stampa, o web, un fantomatico superprogetto di un superarchitetto era sempre ventilato, annunciato, videificato. Ma, confessiamo, nonostante in un luogo si dica: leggi il progetto, di tale progetto non vi è l'ombra. 
Gialli e misteri del web, o della politica? 




AGGIORNAMENTO
Viene qui aggiunta la Tav. di Achille Beltrame sul Corriere della Sera del 27 luglio 1902. 
Achille Beltrame sul Corriere della Sera (27 luglio 1902). 
Didascalia:  
"Ciò che è rimasto del campanile di San Marco, a Venezia, dopo il crollo avvenuto il 14 corrente. / (Disegno di A. Beltrame, dal vero)". 
(Foto di GP, da stampati)
Note: 
Venezia. Crollano improvvisamente, il 14 luglio 1902, il campanile di San Marco e la Loggia del Sansovino. 




Viaggiare. Dentro. Fuori.
Occhi.  
Lago di Nuvole.






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