(a cura di Giovanni Pititto)
Memorie. Colme di Cassetti. 01. Dal Rito di Paesaggio ai Riti di Passaggio.
- Andrea di Bartolo, detto Solario, Testa di San Giovanni Battista, 1507, Paris, Musée du Louvre. (Copyright: Musée du Louvre).
Bibliografia:
KRISTEVA. Julia Kristeva, La Testa senza il Corpo. Il Viso e l'Invisibile nell'Immaginario dell'Occidente, 2009, Roma, Donzelli Ed., pp. 215 con num. ill. col+b.n. - Sull'opera, come sulla tematica, ved. infra i cap.: La figura ideale o una profezia in atto: San Giovanni Battista (pp. 81-96); Decollazioni (pp. 97-120); per l'opera ved. Ibid., ill. a pp. 82-3; 93. A p. 92 una raffigurazione in chiave ironica (? Iconoclasta?) di Paul Delaroche.
KRISTEVA. Julia Kristeva, La Testa senza il Corpo. Il Viso e l'Invisibile nell'Immaginario dell'Occidente, 2009, Roma, Donzelli Ed., pp. 215 con num. ill. col+b.n. - Sull'opera, come sulla tematica, ved. infra i cap.: La figura ideale o una profezia in atto: San Giovanni Battista (pp. 81-96); Decollazioni (pp. 97-120); per l'opera ved. Ibid., ill. a pp. 82-3; 93. A p. 92 una raffigurazione in chiave ironica (? Iconoclasta?) di Paul Delaroche.
- Giovanni Battista, precursore per antonomasia, presta la sua figura alla raffigurazione dell'invisibile per eccellenza: il passaggio. (Ivi, p. 97)
__________________
Progetto LOSFELD:
Nello sfondo, sulla sponda di un Mare nero, riconosco me stesso, una figurina minuscola che pare disegnata col gesso. Questo è il mio posto d'avanguardia, sull'Estremo Limite del Nulla: sull'orlo di quell'Abisso combatto la mia battaglia. (Ernst Jünger)
(E-mail: parzifal.purissimo@gmail.com
__________________
Progetto LOSFELD:
Nello sfondo, sulla sponda di un Mare nero, riconosco me stesso, una figurina minuscola che pare disegnata col gesso. Questo è il mio posto d'avanguardia, sull'Estremo Limite del Nulla: sull'orlo di quell'Abisso combatto la mia battaglia. (Ernst Jünger)
Ad una Naumachìa di barchette dorate affidiamo Ricordi.
"Godi se il vento ch'entra nel pomario / vi rimena l' ondata della vita: / qui dove affonda un morto / viluppo di memorie, / orto non era, ma reliquario. / Il frullo che tu senti non è un volo, / ma il commuoversi dell'eterno grembo; / vedi che si trasforma questo lembo / di terra solitario in un crogiuolo. / [p.16] Un rovello è di qua dall’erto muro./ Se procedi t’imbatti/ tu forse nel fantasma che ti salva: / si compongono qui le storie, gli atti/ scancellati pel giuoco del futuro./ Cerca una maglia rotta nella rete/ che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!/ va, per te l’ho pregato, - ora la sete/ mi sarà lieve, meno acre la ruggine…"
(Eugenio Montale, Ossi di Seppia - In Limine, Mondadori, XV Ediz., 1962 [s.l.st.], pp. 14-16).
(Eugenio Montale, Ossi di Seppia - In Limine, Mondadori, XV Ediz., 1962 [s.l.st.], pp. 14-16).
_________________
http://parzifalpurissimo.blogspot.com/ - a cura di Giovanni Pititto (E-mail: parzifal.purissimo@gmail.com
_________________
Nessun commento:
Posta un commento